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LA CROCE VERDE  AIUTA TUTTI……..

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CON UNA OBLAZIONE VOLONTARIA

Le elargizioni volontarie a favore di una Pubblica Assistenza ONLUS,   effettuate tramite bonifico bancario o postale, sono deducibili dalla                    dichiarazione dei redditi. Potrete effettuare le Vostre offerte attraverso un bonifico ad uno dei conti correnti indicati:

CARISPEZIA CREDIT AGRICOLE:

IBAN  IT35M0623049112000031335242

POSTE ITALIANE:  IBAN IT27S0760110500000013259189

DIVENTANDO SOCIO CONTRIBUENTE

Essere socio della Croce Verde Intemelia vuol        dire far parte di  un’associazione e di un                      movimento nazionale di volontariato sanitario.

Sostieni con la tua quota sociale annuale la Croce Verde Intemelia

DONANDO   IL   5×1000

Dona il 5×1000 della tua IRPEF alla  CROCE VERDE. Indica il codice fiscale 00101570083 della Croce Verde sul tuo 730 o C.U.D.

A te non costa nulla a noi permetterà di aiutare molte persone

CON   UN   LASCITO

Sostieni con un lascito le attività della Croce Verde Intemelia.

Dedicare ad un proprio caro un veicolo della Croce Verde Intemelia  è un modo per onorare nella solidarietà un ricordo d’amore.

Le oblazioni a favore dell’associazione possono essere deducibili se effettuate secondo quanto previsto dalla normativa vigente tramite                   bonifico bancario o postale.

 

 

IL CONSIGLIO DIRETTIVO

IL CONSIGLIO DIRETTIVO

 

ORGANIGRAMMA DEL  CONSIGLIO DIRETTIVO  2022 – 2025

Presidente: Davide PALLANCA

Vice Presidente: Franco FAVALORO

Segretaria: Sabrina GRECO

Economo: Luciano GABRIELLI

Consigliere: Iacopo FAVALORO

Consigliere: Lorenzo GALLUCCIO

Consigliere: Secondo MESSALI

 

Deleghe:

Direttore Sanitario:

Direttore Amministrazione e Gestione: Luciano GABRIELLI

Direttore Formazione: Sabrina GRECO

Direttore servizi: Iacopo FAVALORO Lorenzo GALLUCCIO

Responsabile Protezione Civile: Franco FAVALORO e Davide PALLANCA

Direttore Promozione e raccolta fondi: Davide PALLANCA ad interim

Direttore sviluppo volontari e rapporti ANPAS: Lorenzo GALLUCCIO e Iacopo FAVALORO

Responsabile sviluppo e maifestazioni: Patrizia BOTTIGLIERI

Direttore Autoparco: Davide PALLANCA e Secondo MESSALI

Responsabile del Personale e del Servizio  Civile: Davide PALLANCA e Franco FAVALORO

Responsabile sviluppo e manutenzione Immobile, Igiene e sicurezza:  Luciano GABRIELLI e Franco FAVALORO

Responsabile telacomunicazioni e informatici: Franco FAVALORO e Luciano GABRIELLI

Responsabile Donatori di Sangue: Antonella MINASI

Responsabile materiale sanitario:  Daniele MELCHIORRE  e Simone FEROLDI

Responsabile materiale ordinario: Antonella MINASI

Responsabile formazione e rapporti con AHA: Giovanni ZANTEDESCHI

Gruppo Istruttori e Formatori: Sabrina GRECO, Giovanni ZANTEDESCHI, Andrea LAPINI, Manuela PIOTTOLI, Giorgio RUSSO

Responsabili alla sicurezza: Daniela TOMASELLI, Davide PALLANCA,

Responsabili della Privacy: Franco FAVALORO

Commissione disciplinare: Franco FAVALORO, Luciano GABRIELLI e Antonella MINASI

I REVISORI DEI CONTI

Presidente: Dott.sa Marlena REBORA

Consigliere: Gristian QUESADA

Consigliere: Roberto FERRARIS

 

I PROBIVIRI

Presidente: Massimiliano VENTURINO

Consigliere: Felice TROCCOLI

Consigliere: Patrizia BOTTIGLIERI

Consigliere supplente: Massimo TOSCANO

Consigliere supplente: Mariella MARONGIU

 

COME E PERCHE’ E’ NATA LA PUBBLICA ASSISTENZA

NASCITA DELLA PUBBLICA ASSISTENZA

Siamo a Firenze e corre l’anno 1200.

Messer Pietro Luca Borsi e il capo della Cooperazione dei Facchini che gode di molta autorità e rispetto da parte degli affiliati all’associazione. Destino vuole che, un giorno, nella piazza di S.Maria Novella, assista alla predica di Pietro da Verona, frate domenicano di notevole fama e di riconosciuto carisma. Il religioso esercita un forte ascendente sulla folla e riesce anche ad infervorare e a convincere il Borsi, il quale da quel momento si converte alla Fede, comincia a praticare con sincerità e determinazione le sue nuove convinzioni ed il suo Credo religioso. Decide così di combattere accanitamente la bestemmia, come offesa grave e come mancanza di rispetto a Dio. Tutti sanno che non ci sono bestemmiatori più incalliti dei Facchini, così Pietro Luca Borsi, per invogliarli o quasi per obbligarli a smettere di bestemmiare, decide di stabilire una quota fissa da pagare come multa per ogni bestemmia che viene detta. Il denaro raccolto deve però essere devoluto per gli ammalati poveri. I Facchini si trovano così nella necessità di dover risolvere un grosso dilemma: bestemmiare, offendere il Signore e la Madonna e rimetterci di tasca propria; oppure non bestemmiare, lasciare vuota la cassetta delle multe e venire meno al precetto di fare la carità ai bisognosi. A risolvere questo difficile problema provvede l’abitudine alla bestemmia che è ormai incallita e radicata nel linguaggio colorito dei Facchini fiorentini. Così la cassetta si riempie velocemente ogni giorno. Con quei denari si cominciano ad acquistare Ie prime “zane” specie di gerle portate sulle spalle con le quali i Facchini iniziarono a trasportare gratuitamente gli ammalati all’ospedale. Nasce così con la cooperazione e l’abnegazione di questi caritatevoli bestemmiatori la “Compagnia della Misericordia” col titolo di Venerabile Arciconfraternita. Col passare del tempo i Facchini benefattori accettano adesioni alla loro Compagnia anche da persone volonterose e cominciano a ricevere sovvenzioni e lasciti da parte di molti generosi concittadini. Come ferrea regola, gli affiliati alla Misericordia, per l’aiuto dato, non potevano ricevere nessun compenso personale se non un semplice ringra¬ziamento verbale. Avevano l’obbligo dell’anonimato e per non essere riconosciuti quando prestavano soccorso, indossavano un cappuccio nero chiamato “buffa” con due fori, attraverso i quali si intravedevano solamente gli occhi.

Era nata la PUBBLICA ASSISTENZA

Questo modo di porre e dare aiuto alIa gente si andò diffondendo pian piano con l’andare del tempo. Anche nei nostri antenati conterranei infatti l’opera caritativa era ben impressa nel loro animo, ognuno si sentiva impegnato all’aiuto verso chi ne abbisognava. Questo gesto di portare aiuto, non era solo limitato al momento del bisogno fisico, ma si esternava anche con l’intervento pratico come quello della semina, della raccolta e del pascolo; per quella persona la cui famiglia soffriva stante la malattia del suo principale componente, in loro c’era quel senso di fraternità che li spingeva ad agire ed a portare aiuto a chi stava attraversando un momento difficile della vita. Questi aiuti che socialmente interessavano la Comunità, erano costantemente attuati nella vita comune di ogni paese della nostra terra. Questo senso di fratellanza che ci deve unire e che ci è stato tramandato, deve restare vivo in noi, così come lo è in quelle istituzioni che sono sorte e danno il loro disinteressato aiuto nel momento del bisogno.

SERVIZI PROGRAMMATI

Sono i servizi con i quali mediante ambulanze opportunamente attrezzate effettuiamo il trasporto di pazienti per dialisi, visite specialistiche , ricoveri, dimissioni, terapie e altro. Questi servizi sono realizzati per la maggior parte per conto della ASL1 oppure in via privata qualora il paziente richieda direttamente il servizio dal momento che non è riconosciuto dall’ASL1
L’equipaggio tipo per ambedue le tipologie è normalmente composto da due persone adeguatamente formate per qualsiasi tipologia di trasporto.
I servizi richiesti dalla centrale operativa sono quelli per i quali il medico di base del paziente ha evidenziato la necessità del trasporto con ambulanza e sono con programmazione giornaliera eccetto per i dializzati che sono assegnati in maniera definitiva.
Per richiedere un servizio privato , perché non riconosciuto dalla normativa vigente, si può contattare uno dei nostri numeri (vedi la pagina CONTATTACI
I servizi a carattere privato sono svolti dietro un rimborso spese e/o donazioni che tengono conto dei costi vivi sostenuti.
Il servizio dovrebbe essere richiesto con qualche giorno di anticipo al fine di permettere al meglio la programmazione del mezzo più adatto e dell’equipaggio.
Il numero di servizi nell’arco del 2018 sono stati 6.485 per un totale di circa 238.115 KM.